Antica Farmarcia Camaldolesi
Informazioni:
“La comunità monastica di Camaldoli vive dei proventi del proprio lavoro. Acquistando i nostri prodotti sostieni la vita della famiglia camaldolese, le sue iniziative spirituali e culturali, la formazione dei candidati alla vita monastica e le sue fondazioni sparse in alcuni continenti.
“La comunità monastica di Camaldoli vive dei proventi del proprio lavoro. Acquistando i nostri prodotti sostieni la vita della famiglia camaldolese, le sue iniziative spirituali e culturali, la formazione dei candidati alla vita monastica e le sue fondazioni sparse in alcuni continenti.
La presenza di un’infermeria a Fonte Buono è testimoniata dalla regola eremitica di Rodolfo II del sec. XII. In queste costituzioni si dice che al monastero di Camaldoli vi sono “servitori con l’incarico di prestare assistenza ai malati”, ed è il luogo dove ricevere “cure che possano giovare alla loro guarigione”.
Per lo sviluppo successivo dell’arte speziale a Camaldoli sono importanti gli indirizzi contenuti nella Regola della vita eremitica di Paolo Giustinian, del 1520. Nella regola più volte viene raccomandata alla Comunità monastica la cura dei vasi e delle stanze dell’infermeria, di stipendiare un medico esterno, e a provvedere che non manchino mai le medicine necessarie alla cura degli infermi.